domenica 18 marzo 2007

V.I.A. Leggiamola Meglio

Dal Decreto VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del 4 nov 2004 n.680: a pag.8 si legge:




relatimente alle motivazioni del progetto



  • La motivazione principale che viene addotta per la trasformazione della centrale dall’attuale alimentazione ad olio combustibile STZ alla futura alimentazione a carbone è di tipo strategico – economico. Secondo ENEL, infatti, l’elevato costo di approvvigionamento dell’olio combustibile STZ, nella condizione attuale di liberalizzazione della produzione dell’energia elettrica, porrebbe entro pochi anni la centrale completamente fuori mercato. In questo scenario la convenienza del carbone deriva dalla sua maggiore disponibilità a livello mondiale, dall’elevato numero di paesi produttori, dalla stabilità e convenienza del suo costo, e dalla facilità del suo approvvigionamento;

  • Ulteriori motivazioni addotte da ENEL per la trasformazione a carbone della centrale di Torrevaldaliga risiedono “nella possibilità di riutilizzo di apparecchiature e materiali esistenti, con riduzione dei costi di investimento per kWh installato; nella presenza di infrastrutture elettriche che non richiede la realizzazione di nuove linee di trasmissione; nella posizione geografica della centrale, baricentrica rispetto ai consumi; nell’inserimento su di un tessuto sociale già integrato con le attività della centrale”;

Per la configurazione impiantistica ENEL dichiara di aver preso in considerazione, oltre a quella proposta: sistemi alternativi di combustione del carbone: gassificazione e caldaie a letto fluido; alimentazione a metano;

  • l’opzione di realizzare un impianto di gassificazione del carbone è stata scartata in quanto ritenuta poco affidabile. In proposito ENEL cita le due esperienze di Puertollano (Spagna) e Buggenum (Olanda) che non sono ancora entrate in servizio commerciale nonostante la costruzione sia stata terminata a metà degli anni 90. Tali impianti risultano inoltre di taglia molto inferiore a quella della centrale di Torrrevaldaliga Nord;

  • per quanto riguarda la combustione a letto fluido, oltre al fatto che non esistono caldaie di potenza superiore ai 350 MW, ENEL ha scartato tale tecnologia sulla base del rendimento inferiore (circa 40% a fronte del 44,7% ottenibile con la tecnologia proposta) e sul fatto che le ceneri prodotte, oltre ad essere quantitativamente superiori, non sono adatte per il reimpiego in cementifici e quindi devono essere poste a discarica;

  • infine l’opzione metano viene scartata come “impiantisticamente non praticabile anche se tecnicamente possibile”. Tale opzione viene evidentemente scartata da ENEL anche perché non rispondente alle necessità di diversificazione energetica del gruppo;



    Dal Decreto VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del 4 nov 2004 n.680: a pag.14 si legge:

per quanto riguarda la fase di esercizio


La società dichiara che “L’impianto è destinato a coprire la base del diagramma giornaliero di carico della rete elettrica nazionale, con un utilizzo di circa 6.000 ore/anno equivalenti. L’energia elettrica prodotta dal nuovo impianto ed immessa in rete con la suddetta ipotesi sarà di circa 15.200 GWh/anno”;


__________________________________________________


Qualche dato Numerico:


(Cliccare sulle tabelle per ingrandirle)





I dati sono riferito alla VIA data per 4 Gruppi e un funzionamento di 6.000 ore annue
















Qui i dati sulla movimentazione dei materiali















Emissioni ed Aspetti Territoriali